Barbiano - Val d'Isarco - Alto Adige
Le tre chiese
una visita particolarmente tonificante
di Dante Fasciolo
Sono note come le Tre Chiese, in realtĂ un nome lo hanno.
Si tratta di Santa Geltrudedi cui c’è documentazione fin dal 1237; San Nicola e Santa Magdalena , di cui si ha la prima notizia nel 1422.
Si trovano in Val d’Isarco, in Alto Adige, lungo le pendici che dividono Villandro e Barbiano nel bel mezzo di una natura particolarmente affascinante: …” Mi avvolgeva un senso di ritemprante solitudine, impreziosita da monti, boschi, fiori, acque, castelli e monasteri, senz'anima viva intorno ... la sera, poi, la cena è stata deliziosa. » scrive Sigmund Freud, e non è il solo ad esserne stato colpito, perché anche il poeta Christian Morgenstern , che qui soggiornò, ce ne parla nei suoi ricordi.
La chiesa dedicata al Santa Geltrude è realizzata con un'architettura tardo romanica con tratti del primo gotico come dimostrano l'arco a tutto sesto e la fonte battesimale.
Sull’ altare, formato da un cassonetto barocco con figure femminili gotiche, si trova una statua di legno raffigurante la santa, presumibilmente della prima metà del XIV secolo. Alle spalle dell'altare si nota una raffigurazione della “Crocefissione” del Cristo, risalente al XV secolo. Alla sinistra dell'altare vi è una pala con statua centrale della Madonna con bambino, ai suoi lati le due Sante, Santa Geltrude e Santa Maddalena, ed ancora ai lati delle rispettive, San Paolo e San Pietro.
Meritevole di breve sosta è l'affresco posto sulla facciata esterna.
La chiesa dedicata a San Nicola ha una struttura architettonica molto simile alla precedente.
Una particolarità di questa chiesa è l'altare a portelli, attribuito allo scultore di Bressanone del tardo gotico Hans Klocker, restaurati in parte nel 1984.
La terza chiesa, dedicata a Santa Magdalena è di dimensioni leggermente più grandi rispetto alle precedenti ed è stata costruita probabilmente nel '500, dopo che, si presume, una frana aveva distrutto quella preesistente. La chiesa non ha nessun affresco, ma è presente un altare ed alcune sculture in legno. Le finestre di questa chiesa presentano inoltre forme a "sesto acuto", una chiusura del coro a forma ottagonale ed una porta ogivale tutta tempestata di pennacchi in stile locale.
Inutile dire che una visita alle chiese è particolarmente tonificante – ci si arriva dopo una breve e affatto faticosa camminatina nel verde – e sicuramente darà la rinfrescante sensazione di trovarsi in una altro mondo, piccolo e infinito nello stesso tempo.
Entrare ed immedesimarsi….dopo aver chiesto le chiavi ai proprietari dell’albergo Messnerhof, in loco, che le custodiscono.