#180 - 21 gennaio 2017
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrŕ in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerŕ il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchč ti morde un lupo, pazienza; quel che secca č quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport č l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte č costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista č colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Fotografia

Palazzo della Cultura - Caprarola (Viterbo)

Oltre il confine

Magia, medicina e spiriti migranti in Africa

Una mostra fotografica - fino al 7 febbraio

Di Massimiliano Troiani

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Nell’ambito del fenomeno dei popoli migranti, in particolare quelli provenienti dal continente africano, viene dedicata grande attenzione ai problemi economici e sociali che queste comunità portano con sé, ovvero un insieme composto di tragedie e speranze.
Quando si parla di integrazione, però, c’è un altro aspetto che non viene quasi mai affrontato con la dovuta profondità, quello che potremmo definire il “bagaglio metafisico” delle persone migranti, ovvero tutto ciò che concerne la credenza nel mondo degli spiriti e degli antenati che, nella mentalità africana, non è mai disgiunto - per esempio - dalle problematiche inerenti la salute mentale e fisica (due concetti, anche questi, mai separati).
L’immigrato porta con sé un immaginario e una serie di culti e credenze che poi, a contatto con la cultura occidentale, dovrà abbandonare o quantomeno mettere da parte, camuffare.

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La mostra cerca di avvicinare le “diverse” Afriche e le differenti sfaccettature della metafisica delle varie etnie. In quel contesto la sanità (la salute) non separa mai anima e corpo e, in quell’ universo, gli spiriti insieme a potenze e forze della natura costituiscono la dimensione magico-religiosa fondamentale in ogni istante della vita, individuale e sociale.
In Africa, in quasi tutte le sue latitudini, la sanità organizzata con i classici ospedali e dispensari, non può escludere la presenza della medicina tradizionale che fa riferimento a una saggezza infarcita di miti, riti e legami indissolubili tra visibile e invisibile.
Gli spiriti assistono in sala operatoria e nelle visite in corsia.
In molti paesi, le malattie vengono concepite e categorizzate in modo diverso dalla medicina occidentale, cosicché non c’è una traduzione univoca per certe malattie; anche le cause delle malattie sono ben diverse da quelle considerate dalle terapie occidentali.

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Arrivati nel cartesiano mondo occidentale (ci si passi il termine) che da secoli separa mente e corpo, materia e spirito, come si trasforma l’approccio a tale mentalità da parte dei nuovi arrivati?
E c’è qualcosa che la secolarizzata cultura occidentale può apprendere da questo contatto con “l’altro” ma, soprattutto, è questa disposta ad ascoltare e tentare di comprendere, senza “piegare” ai suoi schemi, ciò che forse viene rimosso troppo frettolosamente dal proprio percorso spirituale e culturale?

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