#178 - 24 dicembre 2016
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Poesia

La Notte Santa

di Guido Gozzano

Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell'osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.

Il campanile scocca
lentamente le sei.

  • Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio?
    Un po' di posto per me e per Giuseppe?
  • Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
    son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe

Il campanile scocca
lentamente le sette.

  • Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
    Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
  • Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
    Tentate al Cervo Bianco, quell'osteria più sotto.

Il campanile scocca
lentamente le otto.

  • O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
    avete per dormire? Non ci mandate altrove!
  • S'attende la cometa. Tutto l'albergo ho pieno
    d'astronomi e di dotti, qui giunti d'ogni dove.

Il campanile scocca
lentamente le nove.

  • Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella!
    Pensate in quale stato e quanta strada feci!
  • Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
    Son negromanti, magi persiani, egizi, greci...

Il campanile scocca
lentamente le dieci.

  • Oste di Cesarea... - Un vecchio falegname?
    Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
    L'albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
    non amo la miscela dell'alta e bassa gente.

Il campanile scocca
le undici lentamente.

La neve! - ecco una stalla! - Avrà posto per due?

  • Che freddo! - Siamo a sosta - Ma quanta neve, quanta!
    Un po' ci scalderanno quell'asino e quel bue...
    Maria già trascolora, divinamente affranta...

Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.

È nato!
Alleluja! Alleluja!

È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d'un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!

Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill'anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill'anni s'attese
quest'ora su tutte le ore.
È nato! È nato il Signore!
È nato nel nostro paese!
Risplende d'un astro divino
La notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino
È nato!

È nato!
Alleluja! Alleluja!

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