#173 - 19 novembre 2016
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerŕ fino a NATALE e le Festivitŕ del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrŕ in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua ŕ affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono piů a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa č andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Pagine Preziose

Migranti

A passi nudi a cuori scalzi

di Anna Manna e Daniela Fabrizi - Aracne Editore

Il libro contiene commenti critici di Sandro Gros-Pietro, Ruggero Marino, Antonella Pagano, Luigi Tallarico, per “L’Esodo” di Anna Manna e commenti critici di Dante Maffia, Giuseppe Mannino, Giovanni Pistoia per “L’Esilio” di Daniela Fabrizi .

“Quando la poesia bussa non si pone domande, non conosce risposte, non propone soluzioni. S’attarda in quel limite tremendo tra la vita e la morte, lo rende infinito : non è la soluzione che il poeta è capace di proporre. E’ umilmente, semplicemente, l’incontro tra il dolore e chi lo può in qualche modo raccontare.
Emigrare dalla propria terra, dalla storia che ti ha costruito, significa migrare da se stessi. Anche il poeta emigra dalle proprie emozioni e approda nelle emozioni dell’alter. Un alter che non è un alieno però, ma un nostro simile, un appartenente alla grande famiglia umana. Che troppo spesso perde nei viaggi, in qualunque viaggio reale o metaforico, la dimensione dell’umanità e naufraga nell’apocalisse dei sentimenti che prova e che suscita.

Abbiamo voluto salvare dal naufragio almeno quel bagaglio terribile di emozioni: al poeta non è concesso altro. Ma nella speranza di salvare il bagaglio loro a volte abbiamo perso il nostro.
Ci siamo identificati provando a restare a a galla. Noi con le nostre penne traballanti, in un viaggio dell’anima che non risparmia la sofferenza vera della mente : quella capace di scrivere lo sdegno e la necessità di reagire allo scempio della nostra epoca tristissima.”

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