#163 - 25 luglio 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Fumetto

Scenari da bomba atomica

Cronache del dopobomba

Lo scenario è quello del fallout nucleare,

il mondo è abitato da mutanti che lottano spietatamente

per la semplice sopravvivenza

di Giada Gentili

Cronache del dopobombaCronache del dopobomba

...è un fumetto del 1973 realizzato da Bonvi. Il titolo è un omaggio al romanzo fantascientifico/apocalittico di Philip Dick. Si tratta di un'opera diversa dalle precedenti dell'autore, caratterizzata da un segno più espressionistico e inquietante.
La visione del mondo dopo la catastrofe non lascia spazio a falsi ottimismi e l'umanità è rappresentata in tutta la sua abiezione. A causa dei temi crudi e delle situazioni rappresentate (che oscillano tra la drammaticità di un mondo post olocausto atomico e l'assurdità delle situazioni descritte; uomini che si uccidono per una scatoletta vuota o perché di fedi politiche differenti), l'opera non fu apprezzata in Italia. I protagonisti delle strisce sono i sopravvissuti ad una non precisata guerra nucleare. Sono pochi e vagano senza meta tra le rovine delle antiche città. In massima parte si tratta di mutanti e esseri deformi, le poche persone non coinvolte dalle mutazioni vengono spesso additate come mostri e perseguite.

Cronache del dopobombaCronache del dopobomba

L'umanità è giunta al suo più basso grado di primordialità, e vediamo efferatezze incredibili consumate per i motivi più futili o per la necessità di sopravvivere. Accanto a queste vediamo come i sopravvissuti cerchino di tornare alla banalità dell'esistenza pre-bomba, con i mutanti incollati davanti a delle pseudo-tv o i mutanti-bambini a studiare la storia (la civiltà prima del disastro nucleare).

Cronache del dopobombaCronache del dopobomba

Bonvi non ci risparmia niente fino ad arrivare a descrivere strazianti parti in diretta (in stile Alien), scene di cannibalismo e laidi vecchiacci che insidiano innocenti bambine (salvo poi farne le spese). Il fumetto è molto lucido e critico sulla società che descrive, ovviamente metafora della società in cui viviamo, e riprende con toni sempre più cupi quelli che erano i temi già descritti con le sue precedenti opere.
Pre-bomba, dopo-bomba, fallout nucleare, the Day After, Godzilla, Alien, Dinosauri, La guerra dei mondi, L'ultima spiaggia, La nube purpurea, Zombi (ho mischiato parole, libri e film)... e questi versi di Thomas Eliot:
così il mondo finisce
così il mondo finisce
così il mondo finisce
non con un rimbombo ma con un lamento.

Cronache del dopobombaCronache del dopobomba

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