#162 - 11 luglio 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Editoriale

Guerra

di Dante Fasciolo

Chiamatela come volete:
“Guerra a macchia di leopardo?,
“Guerra senza frontiere?â€, “Guerra liquida?â€

La geografia del mondo ne offre una così vasta varietà
che la guerra è ormai considerata realtà quotidiana
da vivere direttamente o indirettamente
ogni giorno in ogni dove.

Non ci sono più fronti, né soldati in prima linea,
né retroterra per rifornimenti e ricambi di truppe;
c’è solo un insospettato non-luogo
ove si esercitano inaspettati atti violenti di morte.

Mettere insieme antiche violenze,
odi mai sopiti, fanatismi religiosi,
cannoni, fucili, carri armati
e il loro immancabile interesse economico,
ricchezze smisurate e povertà assolute,
noia di giovani ricchi e speranze immature di altri,
e giorni e giorni di inconcludenti parole
che rimbalzano tra i summit di tutto il mondo
ove i grandi della terra,
sono tanto più grandi quanto più riescono
a trasmettere il nulla politico sottovuoto…
ecco il cibo dei nostri giorni.

Propositi di sicurezza, giustizia, pace
danzano leggeri nei Parlamenti democratici,
che intrecciano carezze e benefici
alimentando le nefandezze
di governanti dittatori di ogni continente.

T’oh! Chi l’avrebbe mai detto!?
Una bomba…100 morti…inaudito!
T’oh! Che assurdo! Che pazzia!
Un Kamikaze si è fatto saltare…altri 100 morti.
T’oh! L’ennesimo gruppo di ribelli che spara…

Milioni di lutti, il dolore si attenuerà nel tempo;
uomini, donne, vecchi e bambini in fuga,
speculazioni e noncuranza, accoglienza posticcia…
umanità alla deriva…

Le città distrutte, presto occorrerà ricostruire;
ma chi sarà capace di ricostruire autentica speranza
nel cuore di tutti gli uomini di buona volontà?

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