#156 - 25 aprile 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cultura e Società

Promosso dal Movimento Celestiniano

Settima tappa Km: 30 - da Subiaco alla Mentorella

Il cammino del perdono

Itinerari di spiritualità e cultura per il Giubileo

di Dante Fasciolo

Il cammino del perdono

La settima tappa del Cammino del Perdono è la più lunga dell’intero ciclo di dieci: 30 chilometri per spostarsi da Subiaco al Santuario della Mentorella, e dunque un percorso che mette in conto qualche difficoltà.

Il cammino del perdonoIl cammino del perdono

Un sollievo può venire considerando il fatto che le stradine da percorrere sono solitarie e senza traffico e con rilievi non eccessivi. Detto fatto, in cammino!
La partenza di questa tappa è fissata al ponte medievale di San Francesco sull’Aniene e tenendo la destra si proseguirà costeggiando il cimitero e attraversando successivamente eccoci nella contrada denominata Campo D’Arco.

Il cammino del perdonoIl cammino del perdono

Non lasciamoci distrarre da piccole stradine laterali, seguiamo sempre il sentiero più marcato e superando il bivio con la provinciale avvisteremo e lasceremo alle spalle una serie di piccoli insediamenti urbani. Allungando lo sguardo già si intravvede Gerano, siamo a metà del nostro percorso, ed è l’occasione per un meritato ristoro.

Il cammino del perdonoIl cammino del perdono

L’abitato che si incrocia allorchè riprendiamo il cammino è il bel paesino di Cerreto Laziale, girando a sinistra , e deviando successivamente in Via Rocca d’Elci, ci si avvia verso Ciciliano e da qui il sentiero annuncia già l’arrivo alla Mentorella il magnifico Santuario benedettino situato su uno spuntone roccioso, tanto caro a Giovanni Paolo II, dove è fissato il traguardo della nostra tappa.

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