#105 - 22 settembre 2014
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N 354 GIOVEDI' 1 AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c' la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Arte

Palazzo Reale Milano

letter@perta

Chagall delle meraviglie

di Dante Fasciolo

“Tutto il nostro mondo interiore è realtà,
forse perfino più reale del mondo esterno”

Hai seguito fino in fondo il tuo pensiero, e lo hai rappresentato.
Con tenacia e soavità hai imposto a tutti noi
il tuo semplice modo di essere coerente.
E nessuno osa contraddire le tue contraddizioni,
segni forti che evidenziano la ragione del cuore.

Chagall delle meraviglieChagall delle meraviglie

S.Pietroburgo è lontana ed inaccessibile per chi professa la tua religione,
ma tu, Mosè Chagall, troppo giovane per capire,
aggomitoli i tuoi giorni fanciulli tra le capanne di legno
e le fragili dimore della pittoresca Vitebsk.
Hai giocattoli viventi: a gara con i coetanei, molesti il paziente asino,
rincorri attaccato alla coda lo scontroso maiale, e a galli e galline non dai pace.
E’ tutto il tuo mondo, semplice e gaio, ma anche triste e rassegnato.

Chagall delle meraviglieChagall delle meraviglie

Quando fu possibile lasciasti, ormai grandicello, il piccolo borgo
e la grande città una volta proibita ti accolse e cominciò a forgiare il tuo talento.
Troppo grande, troppo diverso, in quel tempo, per restare rinchiuso.
Capitale dei fermenti artistici, Parigi chiama con forza.
E Parigi vale bene un cambio di nome. E scegliesti quello di Marc;
quasi a sottolineare la volontà di raccontare come l'originale dell’Evangelo,
e di trasmettere quel sapere
che la grande città di San Pietroburgo ti aveva impresso
così come, ubbidiente, Marco fece sotto la guida del sapere di Pietro.

Chagall delle meraviglieChagall delle meraviglieChagall delle meraviglie

Il tuo antico mondo, che hai conservato nella bisaccia dei ricordi
e delle fantasiose tue suggestioni giovanili, assume ora smaglianti colori.
Cuore e memoria, passione e libertà vivono vibranti sulle tele:
uomini e animali di remote fattezze dominano gli spazi e impongono visioni.
E al sentimento ecco affiancarsi una nuova ragione
di intendere e di rappresentare.

Chagall delle meraviglieChagall delle meraviglieChagall delle meraviglie

Tutto il mondo ora appare come un infinito sogno,
e il tuo mondo colpisce come meteora il mondo reale di ciascuno.
Una fiabesca sapienza rimanda ai miti millenari, ai culti antichi.
Le tue tele si presentano simili a totem che ammiccano al futuro dell’uomo
per liberarlo dalle catene della perenne lotta tra il bene e il male,
tra l’odio e l’amore, tra il finito e l’infinito, tra il naturale e il soprannaturale,
ed indicano un nuovo cammino.

Chagall delle meraviglieChagall delle meraviglie

L’antico esodo dei tuoi padri è vivo in te,
e le tue bizzarre figure bene rappresentano
il nuovo esodo a cui tu richiami l’unamità agli albori di nuove ere;
e ti fai nostra guida attraverso una poetica simbolica e surreale,
unica, forse, capace di conquistare la nostra anima.

Chagall delle meraviglieChagall delle meraviglie

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