#145 - 18 gennaio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Editoria

Un saggio sulla rotta del futuro dell'uomo - prima parte

Come il Titanic?

Guido Bissanti - Aracne Editrice

Otto capitoli e sessantacinque paragrafi
per raccontare una storia tutta da inventare.
Visione di un futuro prossimo venturo
che chiama ciascuno responsabilmente:
un appello a scienza, conoscenza e coscienza
rivolto ai passeggeri del pianeta, unica barca comune.

E non sembri retorico questo accenno a una imbarcazione
poichè l'autore porta come esempio il Titanic,
per spiegare con analogia stringente
il superficiale cammino della odierna società globale
distratta e non curante , arrendevole e manchevole
delle più elementari nozioni per uno sviluppo consapevole.

La rotta che la nostra "barca comune" sta percorrendo
è la stessa che percorse il Titanic....imperterrito,
teso a tutta velocità verso la conquista di un effimero primato:
mostrare i muscoli della galoppante industria,
la determinatezza del comando, l'ingegno e l'arguzia
per conquistare uno spicchio di gloria di pochi.

Quanto è simile la vicenda dell'"inaffondabile" Titanic
agli eventi che caratterizzano la nostra epoca?
Allora come ora:
Sulla "plancia del comando", equipaggio e governo;
sulle "classi alte" i potenti, l'orchestra w il mondo scientifico e culturale;
più "in basso" i passeggeri comuni, la stragrande maggioranza degli uomini.
La domanda è complessa ed esige una risposta,
che l'autore sviluppa in modo eloquente ed esaustivo
a partire dalla considerazione che l'attuale società,
figlia della "certezza" della " ragione illuminista"
sappia vederne i limiti ed elaborare tesi capaci
di comprendere al meglio le leggi, principi e regole dell'universo.

E' questa la tesi al centro del volume dell'autore:
Un impgno costante e maturo dei governi,
affinchè non operino in leggerezza come l'"equipaggio" del Titanic;
una maggiore ponderatezza della scienza e della cultura,
affinchè la conoscenza non somigli alla sicumera delle "classi alte";
un invito all'"orchestra" dei mass-media
affinchè suonui una musica più consona al momento storico;
una più responsabile attenzione allo stile di vita
e un maggiore controllo sulle decisioni del potere,
affinchè il popolo"in basso" cessi di ignorare quale futuro gli è riservato.

1 - continua

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