#138 - 26 ottobre 2015
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascer il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo cos alto da giustificare metodi cos indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il pi piccolo degli animali una delle pi nobili virt che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuer a massacrare gli animali non conoscer ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo il pi crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Danza

Per la prima volta a Roma Il lavoro di Enzo Cosimi

Teatro Vascello - Roma

Sopra di me il diluvio

Ispirato dal rapporto doloroso dell’Uomo con la Natura
nella società contemporanea.

dal 28 ottobre al 1° novembre 2015

Dopo il recente successo di pubblico e critica alla Nuova Piattaforma della Danza Italiana e al Teatro Elfo Puccini, all’interno del Festival MilanOltre, arriva per la prima volta a Roma "Sopra di me il diluvio" della Compagnia Enzo Cosimi, Premio Danza&Danza 2014 Produzione Italiana dell’anno.
Lo spettacolo ha debuttato alla Biennale Danza di Venezia nel luglio 2014 e da allora è ospite nei più importanti teatri e Festival italiani.

Sopra di me il diluvioSopra di me il diluvio

Dopo la creazione Welcome to my world, dedicato all’idea della fine del mondo, del verificarsi di una nuova Apocalisse, Enzo Cosimi prende nuovamente ispirazione dal rapporto doloroso dell’Uomo con la Natura nella società contemporanea.
Un rapporto scandito dalla danza scarna e ossuta di Paola Lattanzi, storica danzatrice della compagnia, che agisce in un campo percettivo vuoto, in uno stato irreale e visionario. Partiture di gesti, movimenti, in apparenza semplici ma che riportano alla complessità del lavoro sulla “presenza”, sull’atto performativo, sulla percezione del sistema nervoso a discapito di quello muscolare.

Sopra di me il diluvioSopra di me il diluvio

Esaurito il paradigma della postmodernità, si ipotizza l’apparire di un Nuovo Uomo che si affaccia ad un paesaggio arcaico, tribale di cui il continente africano rappresenta l’emblema. Un’Africa urlata, violata che, nonostante i massacri senza fine a cui è sottoposta da sempre, riesce a restituirci una visione di speranza.

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