Giornata di preghiera per la salvaguardia del creato
il creato nella visione di Padre Pierre Teilhard de Chardin
Un nuovo volto di Dio
di Frido Guadagni
“I Segni dei Tempi” è una delle Sezioni di sos Solidarietà Società Nuovi Orizzonti (sito web www.sossolidarietasocieta.it) che, da decenni, cerca di divulgare la “visione" di Pierre Teilhard de Chardin, precursore di un nuovo umanesimo, citato nell'enciclica di papa Francesco Laudato sì (Capitolo II, 83) Il traguardo del cammino dell’universo è nella pienezza di Dio, che è stata già raggiunta da Cristo risorto, frutto della maturazione universale. (In questa prospettiva si pone il contributo del P. Teilhard de Chardin).
“I Segni dei Tempi” viene più sotto riportato con l’intento di cercare di far capire, forse, un po’ più facilmente, la visione del Padre Pierre Teilhard de Chardin. Per il resto penso che si «Le cinque vie, cioè i cinque verbi dell’Evangelii Gaudium, sono i percorsi attraverso i quali oggi la Chiesa italiana può prendere tutto ciò che viene dal documento di papa Francesco e farlo diventare vita», ma questo sarà meglio possibile se -finalmente- si farà capire anche tutta la visione teilhardiana, senza timori, visione che rivela un nuovo volto di Dio, Dio, che, nella verità dell’Essere, è Amore.
Infatti “Abbiamo tutti bisogno di un nuovo volto di Dio per adorare” dice Teilhard (Accomplr l’homme, lettres inédites, Grasset, Paris 1968, lettera del 31 marzo 1950, p. 136). Capire vuol dire amare, amare capire: non si ama ciò che non si capisce, non si capisce ciò che non si ama. La fede è amore, è luce.
In occasione della VII Giornata Nazionale per la Salvaguardia del Creato non basta interrogarsi sul dovere morale di difendere e custodire la bellezza e la bontà della natura, ma occorre chiedersi il perché finale della natura, guardandovi a fondo.
Mai come in questo tempo il Mondo ha bisogno dei cristiani, della Chiesa Cattolica, della sua teologia, per capire che la natura, il Creato tende, come il suo divenire, a Cristo, a Omega. Settant'anni fa il beato Gabriele Allegra, frate francescano, nelle sue conversazioni con Teilhard de Chardin diceva: "La Teologia della Scuola Francescana vuole che la creazione sia stata ordinata a Cristo Uomo- Dio, all'Incarnazione e quindi al soprannaturale come a sua causa finale”.
Niente di più vero, Pierre Teilhard de Chardin completava: " ... anche la creazione nel suo senso reale e concreto, quella che io chiamo -santa materia- esige Cristo Pleroma, Cristo Alfa e Omega. Ma l'integrazione della scienza, della Filosofia e della Teologia verrà; ... ". (1)
Questo è il tempo e mi fermo, anch'io so, come disse allora Padre Teilhard de Chardin al Beato Gabriele Allegra, che non si può parlare così a quelli che sono fuori della Chiesa e, purtroppo, ancora a molti che sono anche nella Chiesa.
Il tempo evolutivo che stiamo vivendo non consente più ai cristiani, agli uomini di buona volontà, di dissiparne altro, troppo a lungo, impunemente, oramai i rischi che l’Uomo corre sono mortali.
L'Ambiente Umano che è già tutta la Terra e non solo, che sarà tutto l'Universo, ha bisogno, per essere vissuto, dell'azione convergente dell'Uomo, di tutto l’Uomo, con tutto il suo pensiero.
Per questo occorre comunicare e rendere intelligibile anche agli "altri" il pensiero cristiano.
(1) Gabriele Allegra, Le mie conversazioni con Teilhad de Chardin - Edizioni Porziuncola, Assisi (PG) 2011