#367 - 1 ottobre 2025
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Antropocene

La margherita comune o margherita diploide (Leucanthemum vulgare (Vaill. Lam.)

è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Leucanthemum vulgare

di Guido Bissanti

Leucanthemum vulgare

-Etimologia
Il termine Leucanthemum proviene dal greco λευκός leucós bianco e da ἄνϑοϛ ánthos fiore: per i fiori ligulati bianchi della corona. L’epiteto specifico vulgare viene da vúlgus volgo: molto comune, ordinario per la grande diffusione, banale.

-Distribuzione Geografica ed Habitat
La margherita comune è una specie a distribuzione eurasiatica divenuta sub cosmopolita e presente in tutte le regioni d’Italia (in Sicilia come avventizia).
In Europa è presente fin nelle regioni settentrionali con areali che si estendono nel Caucaso e in Siberia (Asia), ad eccezione delle isole Svalbard. Altrove (America del Nord, del Sud e Australia) è naturalizzata.
Il suo habitat è quello dei prati, dei bordi delle strade, dei boschi radi e dei fossi; ma la si ritrova anche nei campi e colture, in ambienti ruderali e frutteti (a volte è considerata specie invasiva). Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, su suoli limoso-argillosi ma ricchi in scheletro, umiferi, alquanto freschi, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.
La distribuzione altitudinale è fino a 1500 m s.l.m.*

-Descrizione
Il Leucanthemum vulgare è una pianta erbacea perenne che cresce a partire da un corto rizoma, fino a 0,60 metri di altezza, da cui, durante l’autunno, si sviluppano una o più rosette di foglie che nella primavera successiva producono dei fusti, semplici o ramificati, alti fino a un metro.
Le foglie variano da obovato-cuneate a spatolate a variamente lanceolate, tutte comunque sono formate da una porzione di forma varia che si restringe molto gradatamente in un picciolo spesso alato; il margine è dentato o variamente inciso; le foglie inferiori hanno un lungo picciolo che si riduce in quelle superiori e manca nelle ultime che sono sessili e talora amplessicauli.

I fiori sono riuniti in capolini di alcuni centimetri di diametro (8-10 cm nelle forme coltivate); questi sono racchiusi da più serie di brattee con un largo margine semitrasparente; i fiori periferici hanno una lunga ligula bianca terminata all’apice da due o tre denti, i fiori interni hanno una corolla tubulare divisa all’apice in cinque piccoli lobi.
Il frutto è un achenio cilindrico (cipsela) di circa 2-3 mm, con 10 coste, solitamente coronate o auricolate all’apice e con pappo assente.

-Coltivazione
Il Leucanthemum vulgare è una pianta perenne che viene raccolta in natura per l’uso locale come cibo e medicine. È una pianta facilmente coltivabile in vari tipi di terreno purché in posizione soleggiata, anche se preferisce un terreno ricco. Le piante sono resistenti ad almeno -20 °C.
L’intera pianta è permeata da un succo acre, che la rende odiosa per gli insetti ed i fiori hanno un odore di sudore stantio. La propagazione è per seme con semina da effettuare in primavera in semenzaio e successivo trapianto appena le piantine sono maneggiabili. In alternativa si può seminare a spaglio direttamente in pieno campo.
Si può operare la divisione dei cespi in primavera o in autunno. I cespi più grandi possono essere ripiantati direttamente nelle loro posizioni permanenti, anche se è meglio invasare i cespi più piccoli e farli crescere in un bancale freddo fino a quando non si radicano bene. Si possono preparare anche delle talee basali in primavera.
Nella coltivazione evitare l’acqua stagnante.

Leucanthemum vulgare

-Usi e Tradizioni
La margherita comune è una pianta che trova impiego in campo alimentare, medicinale e nel giardinaggio.
Nella pianta sono presenti essenze varie, tannino, gomma e resina.
Secondo la medicina popolare queste piante hanno le seguenti proprietà curative:
–antispasmodiche (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso);
–bechiche (azione calmante della tosse);
–diaforetiche (agevola la traspirazione cutanea);
–diuretiche (facilita il rilascio dell’urina);
–emmenagoghe (regola il flusso mestruale);
–toniche (rafforza l’organismo in generale);
–vulnerarie (guarisce le ferite).
Viene impiegata in cucina dove si usano i germogli primaverili che possono essere aggiunti alle insalate, ma devono essere usati con parsimonia.
Nel campo del giardinaggio è una pianta facile da coltivare e di sicuro effetto che viene utilizzata per bordure o tappeti erbosi.

-Modalità di Preparazione
Della margherita comune si utilizzano soprattutto i fiori e per usi commestibili le foglie, sia crude che cotte.
I giovani germogli primaverili vengono tritati finemente e aggiunti alle insalate.
Hanno un sapore piuttosto pungente e dovrebbero essere usati con parsimonia o mescolati con altre piante di insalata.
Tutta la pianta, e specialmente i fiori, viene raccolta nel periodo di maggio e giugno, quindi essiccata per un uso successivo.
La pianta è stata impiegata con successo nel trattamento della pertosse, dell’asma e dell’eccitabilità nervosa ed esternamente viene utilizzata come lozione su contusioni, ferite, ulcere e alcune malattie cutanee.
Un decotto di fiori e steli essiccati è stato usato per lavare le mani screpolate e dai fiori si ottiene un’acqua distillata che è un’efficace lozione per gli occhi nel trattamento della congiuntivite.

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