Uomo come noi
La memoria
di Amanzio Possenti
La morte di Francesco ha coivolto il mondo intero in una ondata di commossa partecipazione, segno veritiero di amore profondo ad un Papa eccezionale sul piano dello spirito e dell’umanità. Lo saluta un coro unico da ogni angolo della Terra, poichè la Sua figura suscitava affetto a prima vista e la Sua funzione nella Chiesa è stata di autentica universalità.
Aver ‘conquistato’ l’umana disponibilità, l’aveva reso amabile e vicino, Pastore da seguire con gioia: non era un simbolo, nè mai aveva inteso esserlo, bensì un uomo come noi, condiviso e condivisibile, Amico sincero da accogliere come un nonno speciale, l’Amico della porta accanto.
Il suo stile innovativo e amorevole offerto al prossimo nel segno dell’abbraccio fraterno lo rendeva vicino come un familiare con il quale condividere sensibilità, gusti, stimoli, così che fede e carità potessero diventare speranza e la vita trasformarsi in libertà, verità e conoscenza d’Amore quotidiano verso l’Altro senza incappare nello scarto pregiudiziale.
Tenerezza e mitezza proposte all’umanità insieme a Verità, a fraternità e a serenità figlie del Bene e germogli di positiva attività comune nel segno di Cristo, ne hanno fatto un riferimento così pressante da diventare illuminante forza creativa per tutti: attestando che l’Amore di Dio non conosce frontiere ed è ovunque, nel cuore di ogni uomo. Basta accoglierlo e viverlo.
E’ la bella e gioiosa testimonianza-eredità che Francesco lascia, quale memoria pulsante ad ogni uomo, credente o no: che l’Amore è vincolo indissolubile e via di Speranza.