#363 - 1 maggio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Religione

Terminato il suo lavoro in terra,
ha raggiunto la Casa del Padre nel giorno della Risurrezione

La morte di Francesco

di Amanzio Possenti

Francesco, grande Papa innamorato di Gesù e di Maria. E’ morto nel clima pasquale dopo aver dedicato tutto se stesso, anche nella sofferenza acuta ma silenziosa, alla guida della Chiesa, mantenendo la scelta originaria della sua elezione al Soglio: una comunità in uscita, fedele, unita e desiderosa di pace e giustizia, tra preghiera e conversione del cuore.

La morte di Francesco

La Domenica della Resurrezione, con sforzo, sacrificio e piena disponibilità, era apparso sulla loggia di San Pietro alla lettura del messaggio ’Urbi et Orbi’ donando la preziosa benedizione ed entusiasmando i 50 mila presenti visitati sulla ’papamobile’: gesto estremo di amore al Popolo di Dio.

La morte di Francesco

Aveva scelto il nome di Francesco per vivere il papato sull’esempio del grande Santo di Assisi: Pastore ’venuto dalla fine del mondo’, si era proposto l’umiltà di vita (Santa Marta scelta come casa anzichè il palazzo apostolico ), promotore ininterrotto di verità nel Servizio all’uomo, nella gioia e nel dolore, nelle catastrofi e nel ‘no’ perentorio a guerre, inimicizie, odio, chiacchiericcio, e il ‘sì’ ai valori del Bene, pace in via primaria.

La morte di Francesco

Con catechesi approfondite ai valori della Parola e ai bisogni contemporanei: attenzione speciale agli ultimi, agli emarginati, ai migranti, ai poveri, ai carcerati, ai bambini, ai nonni, alle famiglie, al mondo tecnologizzato ma inquieto, intensamente desideroso di concordia e di volontà di disarmo. Fra discorsi indimenticabili nelle liturgie vaticane e nei numerosi viaggi nei continenti, infine l’indizione dell’Anno Giubilare della Speranza, pellegrino di amore e di fede.

La morte di Francesco

Pontefice straordinario presente in ogni circostanza, amato ovunque, dal magistero riconosciuto, vicino all’uomo di qualunque credo, deciso nella denuncia del male e delle forme di iniquità e disumanità (Gaza, Ucraina, Libano, Palestina, Mnyamar, Sud Sudan, Congo ed altri Paesi) nonché di povertà abbandonate o calpestate.

La morte di Francesco

La sua voce, calda, amica, suadente, sensibile, ricorda quanto abbia compartecipato ai problemi di ciascuno. In particolare i pellegrini ne rammentano i gioiosi momenti in Sala Nervi o in Piazza San Pietro nelle udienze, anche quando Francesco si presentava nonostante le non buone condizioni, parlando con il cuore. Come nell’ultimo atto di amore fraterno il mattino di Pasqua, poche ore prima del ritorno alla Casa del Padre, a 88 anni di cui 12 da pontefice.

La morte di Francesco

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