#363 - 1 maggio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Teatro

Continua sul nostro giornale la pubblicazione dei video
di grandi attrici che interpretano i racconti tratti dal poema

Mi svelo ma in animo nuda

Le storie del corpo che ogni donna può raccontare

di Antonio Bruni

Oggi vi presentiamo Francesca Benedetti che ha interpretato più volte il poema, nella lettura inaugurale del dicembre 2002 nel Tempio di Dioniso a Roma per la regia di Idalberto Fei.

Francesca Benedetti interpreta Esplosa. Un’anziana maestra, moglie abbandonata, confessa una relazione sessuale che ha rappresentato un’esplosione corporale di piacere. https://youtu.be/NPcANxvevwk

Ogni persona custodisce nel profondo della memoria un vissuto del corpo, esemplare della propria identità. Quel pensiero è in lei presente, è raro che ne parli, può restare custodito o inconsapevole nell'animo ma può svelarsi, se ad ascoltare c'è un poeta. Nasce così "Mi svelo ma in animo nuda". Sono novanta le donne che compongono il poema di Antonio Bruni scritto in versi novenari e corredato da cori e da canzoni.

Canto 72 dall’ OTTAVO CORO

NEL FIUME DEI BRIVIDI UN VOLO
Esplosa scottarmi al mio sole

Gelante mia madre nei modi
violento e silente mio padre
famiglia operaia scontrosa

da brava ragazza studente
negata dai miei ogni uscita
per me non potevo un vestito

vergogna di esprimere affetto
un'acne celava in bruttezza
vent' anni ed ai baci mi inizio

strappati in astuzia e tenacia
speravo fuggire di casa
di notte toccavo me stessa

che rabbia cercare da sola
quel compiersi dolce di umori
non esser tentata con mani

da Napoli allegro un ragazzo
vantava conquiste e risate
scommisi di averlo marito

la strada cercammo in calore
ma vergine sempre costretta
vestiti che bello strusciarci

sposati rapporti normali
ma radi e secondo il suo rito
ambivo inventare varianti

in piedi all' aperto in tappeto
in stalla o nel bagno dei giochi
invece lui freddo bloccava

gli ardori nascosti di sposa
ma non altri maschi pensavo
due figli poi giunse la crisi

svelava impotenza nervosa
la colpa alla moglie la fuga
ricerca di amante che curi

gelosa spezzata rimasi
in tutto lasciata da sola
con mille problemi smagrita

l'offesa mi rese più bella
quaranta e sentirmi ancor donna
un uomo sposato conobbi

l'invito e fu volo al pensiero
in bocca di un bacio sognato
l'abbraccio spontaneo e totale

e brava nell' eros scoprirmi
entravo nel gioco intrigante
ma senza legami affettivi

che presi a tagliare con studio
per non complicarci la vita
racchiuso nel sesso il rapporto

entrambi sfrenati in passione
i luoghi cambiavo di amplesso
spogliata dall' inibizione

da spenta insegnante di giorno
a letto puttana giocosa
curavo l'aspetto ed il trucco

andavo da lui verso sera
finiva il lavoro e per noi
lo studio legale un'alcova

varcata la porta la mano
tiravo immediata in vagina
spogliarmi e tenerlo in ginocchio

da brutta umiliata e tradita
sapermi mirata e importante
attesa e cercata nei gesti

e questo guardarmi del maschio
nell' essere oggetto di voglia
faceva salire il piacere

appresi baciarlo sul petto
e che meraviglia il suo pene
in pieno godere alle labbra

lui quando mi entrava durava
a lungo più a lungo spingeva
il peso perdevo nel viaggio

a darmi svelata riuscivo
costante inventavo le mosse
del gioco più bello del mondo

fu sfogo del corpo maturo
traguardo di orgasmo un diritto
finché si è allentata la febbre

tra amanti e nel ventre di donna
processo di autunno muliebre
dal verde più acceso di estate

approdo tranquillo e distacco
apprezzo di viver da sola
pensiero dei figli gli amici

mi resta il ricordo degli anni
esplosa godere il mio sole
quel folle galoppo di carne

non cerco un compagno sto bene
talvolta un abbraccio cordiale
sopita dei sensi passione.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.