Per l'anno del Giubileo
La pace nel mondo
di Amanzio Possenti

L’umanità tutta desidera la pace ma di fatto questa è assente in numerosi Paesi. 
Purtroppo la volontà di potenza supera quella che chiede pace e in varie parti del mondo si persevera tra guerre e distruzioni. 
L’antico vizio dell’uomo di rafforzarsi per dominare continua implacabile, aggressioni, missili, bombardamenti. 
Le popolazioni inermi sono sottoposte a sacrifici e tragedie inenarrabili.  

Prove e tentativi di dialogo per la pace in Ucraina (tra conferenza di Monaco e  annuncio  di un incontro  Putin-Trump, con l’Europa per ora ‘non convocata’ alla trattativa) oscillano  fra disponibilità - che induce a sperare - e indisponibilità, pregiudiziali o tentennamenti. 
La guerra in Ucraina (da tre anni)  è testimonianza crudele. 
Come sbloccare positivamente la situazione, viste le distanze fra Stato aggressore, Russia, e Paese aggredito, Ucraina? 
Il desiderio è per una pace giusta che non avvantaggi l’aggressore, non umilii l’aggredito  ed elimini motivi di nuove bellicosità, con soluzione che perduri. 
Riuscirà l’annunciata mediazione Trump a porre fine alla guerra (è sempre una sconfitta’, ammonisce papa Francesco) e a ridonare serenità  (e  territorio conquistato con la forza delle armi) al Paese vittima?  

L’umanità chiede che dopo le guerre in atto (Israele, Gaza, Palestina, Hamas) tra aggressioni e popolazioni stremate, si aprano i cuori alla Speranza. La stessa proclamata dal Giubileo, portatore di pace.
