#360 - 1 febbraio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di VENERDI 28 FEBBRAIO quando lascerà  il posto al numero 361. - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Attualità

Trump verso Europa

di Amanzio Possenti

Dopo che la stampa europea e (soprattutto) italiana si sta chiedendo come sarà il secondo mandato presidenziale di Donald Trump divulgando le più disparate opinioni – approvazioni piene, critiche a metà, contestazioni vibranti, talvolta pregiudiziali o frutto di criteri politici europei che paventano scossoni nella democrazia americana - ecco due modeste osservazioni.

Trump verso Europa

La prima. I governanti Usa, democratici o repubblicani, sono in primo luogo americani legati alla propria terra e alla Costituzione di Washington, culturalmente, politicamente e storicamente diversi da noi nella visione dei problemi, nel viverne gravità o urgenze, nell’organizzazione sociale e politica , nelle scelte e nell’individuazione di soluzioni, nella potenza militare.
Da Paese ‘super’, diverso dal nostro, con una democrazia saldissima. Se il nostro pensiero sottovaluta la straordinaria forza di quella democrazia ricca di pragmatismo, responsabilità, competenze e audacie economiche e dove la libertà è vissuta come elemento trainante e primario, rischiamo di ignorare un potenziale eccezionale.

Trump verso Europa

Seconda osservazione. La burocrazia in quel Paese non esiste quasi; significa velocizzazione di tutto, i provvedimenti, varati e approvati, non incontrano indugi, si realizzano, senza perdite di tempo e di...dollari.
Trump preannuncia - con linguaggio anomalo nella tradizione Usa - criteri nuovi (e giunti sorprendenti, benchè comunicati nella campagna elettorale ) per un’America più ‘grande’ prevedendone ‘l’epoca d’oro’ dove l’impossibile ‘riesce meglio’.
Ne verificheremo effetti e risultati . Il mondo sta cambiando, avverte la presidente Ue, Von der Leyen, ‘ma l’Europa è pronta’.
Quali sviluppi nel rapporto Usa-Europa? In meglio o in peggio? Dipende solo dalle scelte da ‘uragano’ di Trump o anche dalle capacità di un’Europa più reattiva e unita?

Trump verso Europa

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