#352 - 1 giugno 2024
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Arte

Roma - Museo Venanzio Crocetti

Susanna Moroli

E' in corso dal 24 maggio presso il Museo Crocetti a Roma la personale dell’artista Susanna Moroli: La natura emancipata, a cura di Gemma Gulisano.

La mostra riunisce una selezione di lavori, eseguiti dall’artista tra il 2019 e il 2024, in un percorso antologico che guiderà il pubblicò attraverso l’indagine pittorica dell’artista.

Susanna Moroli

«La ricerca di Moroli accarezza la poesia della natura che la ispira, ma insiste sulla pratica, quella pittorica per l'appunto. Il suo è un esercizio di fuga da una figurazione sulla quale non vuole adagiarsi. Evade dalla rappresentazione per conquistare l'essenza delle cose che popolano i suoi dipinti, attraverso emancipati sedimenti di colore.

[…] La pittura concepita dall’artista è, in definitiva, un processo di affrancamento dalle strutture visive. Il processo, dunque, e non l'esito. Un percorso mentale accompagnato e che, a sua volta, guida il gesto.
Interrogandosi sulla pratica pittorica, Moroli, probabilmente, si interroga sulla capacità dell'individuo di spingersi oltre la zona di agio.»

Susanna MoroliSusanna Moroli

Circa trenta opere in mostra, che differiscono per dimensioni, tecniche e supporti, sono riunite per serie tematiche e costruiscono un racconto eterogeneo del percorso artistico che ha condotto la pittura di Susanna Moroli a svincolarsi dalla rappresentazione.
La natura che ha ispirato questi lavori e dalla quale la mostra prende il titolo, è complice del tentativo dell’artista di emanciparsi dalla rappresentazione pittorica.

Susanna MoroliSusanna Moroli

«Moroli definisce l'albero quale principio da cui ha origine il congedo rappresentativo.
Nei recenti lavori, come Roots (2024), elabora una sineddoche, una parte per riferirsi al tutto, per poi spingersi alla dissoluzione dell'oggetto e, a tratti, ritornare alla sua descrizione.
In Papel#4 (2019) la decostruzione del reale è decisa ma la pennellata è controllata, modulata. Perde ogni inibizione in Flowers#2 (2022), qui il colore macchia con agilità la tela e abbandona il riferimento sensibile.»

Susanna Moroli

                           info@fondazionecrocetti.it
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