#348 - 16 marzo 2024
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Pagine Preziose

Don Mazzolari

di Amanzio Possenti

Essendo impegnato a preparare una conferenza su don Primo Mazzolari e don Andrea Spada nel rapporto fra il sacerdote di Bozzolo e L’Eco di Bergamo - con cui collaborò a lungo - mi è venuto in soccorso un libro prezioso, oggi introvabile: ’Primo Mazzolari -Obbedientissimo in Cristo.. - Lettere al Vescovo 1917-1959’, a cura di Lorenzo Bedeschi (San Paolo 1996). Mi è stato consegnato dal collega Paolo Belloni, che aveva personalmente conosciuto don Primo avendo fatto da ’autista’ più volte all’allora parroco di Arzago d’Adda, don Goi, che conosceva benissimo e frequentava don Mazzolari, consentendo così a Belloni di poterlo conoscere da vicino.

Scrivere oggi di don Primo è facile: i tempi sono cambiati nettamente, la Chiesa non è più quella preconciliare, la sua figura di ‘prete scomodo’ non è più considerata tale, la pastoralità è assai approfondita rispetto a quegli anni lontani: anni in cui don Andrea Spada, straordinario direttore per oltre 50 anni de ‘L’Eco di Bergamo’ - personaggio per me indimenticabile quanto forte nella contemporaneità - ‘osava’ pubblicare gli articoli di don Primo (così come molti anni dopo aprì la collaborazione a Padre David Maria Turoldo, sacerdote-poeta di assoluta fedeltà alla Chiesa e al Magistero quanto originale ed autonomo nel pensiero postconciliare).

Don Mazzolari, dalla sua parrocchia di Bozzolo (cremonese-mantovana) fu un esempio trainante di cristianesimo vivo, attento al prossimo per molti cattolici dell’epoca, grazie anche alla pubblicazione del suo periodico ‘Adesso’ , che resta preziosa testimonianza di un ‘pensiero’ e di una tipologia di azione nella realtà ecclesiale.

Scorrere le pagine di ’Obbedientissimo in Cristo...’ (che all’ epoca destò clamore: don Mazzolari rischiò, per le sue posizioni di quegli anni , di finire sotto i rigori del ’Sant’Ufficio con ‘accuse dottrinali’, ricorda nella prefazione Lorenzo Bedeschi, poi dissoltesi totalmente nel tempo ) significa ritrovarvi non solo un sacerdote fortemente credente, zelante e obbediente, soprattutto un gioioso innamorato di Cristo, del Vangelo e dell’umanità, scoprendovi anche le intuizioni felici di un cristianesimo aperto e in cammino e di una Chiesa in uscita, oggi illuminanti profili e percorsi di fede.

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