Uno sguardo oltre la generica solidarietà
Il monito di Papa Francesco
Scandalo poverta'
di Amanzio Possenti
‘La povertà è uno scandalo, Dio ce ne chiederà conto’, è il monito severo di Francesco di fronte a situazioni drammatiche – in Italia e nel mondo – che offuscano la civiltà e la immiseriscono sul piano della convivenza.
Sapere, da dati inconfutabili, che essa è la normalità del vivere quotidiano in molti Paesi - del Terzo e Quarto mondo - e che in Italia - fra i sette maggiormente industrializzati - sono milioni le famiglie in povertà assoluta o in grande difficoltà economica, è notizia che rattrista e interpella.
Ogni giorno la povertà bussa alle nostre porte e coscienze, ma domandiamoci: siamo capaci di aprire spazi al prossimo nel bisogno o preferiamo voltare altrove sguardo e cuore? Interrogativi inquietanti rispetto ad un andazzo che ha spesso gli occhi chiusi e l’animo rivolto al proprio benessere.
Gli Stati fanno quel che possono, poco (di efficace) soprattutto quelli afflitti endemicamente dal problema; assai di più il Paese Italia, tra assistenza e aiuto nel segno della inclusione sociale (pur se insufficiente davanti ad una realtà in crescita preoccupante); impegnati i Comuni; la Caritas svolge un ruolo fondamentale tramite i Centri di ascolto diffusi nelle parrocchie; enti privati e pubblici (tra mense, pacchi viveri, pagamenti di bollette...) sono ammirevolmente attivi e sensibili. Ma basta?
Dio ce ne chiederà conto: questo deve ‘agitare’ il mondo cristiano, sempre e ovunque, con amore al fratello povero.