La casa di tutti
Città e biblioteche
Di Antonella Agnoli
Se c’è un luogo nel quale la ricerca di risposte su cos’è una città educante può aprire prospettive importanti, quel luogo è la biblioteca. Non quella tradizionale, ma la biblioteca che sa rivolgersi anche ai non lettori, che ripensa il suo compito di struttura culturale di intermediazione tra cittadini e documenti attraverso la partecipazione degli abitanti del territorio, che si propone come luogo di relazioni dove si trova sempre qualcosa da fare o qualcuno con cui parlare.
Da tempo e in tanti modi diversi, Antonella Agnoli dedica le sue attenzioni a questi temi.
In La casa di tutti. Città e biblioteche (Ed. Laterza) ha raccolto punti di vista ed esperienze che mostrano come è possibile creare queste nuove piazze del sapere nel momento in cui la biblioteca diventa un bene comune attraente, aperto in qualsiasi momento della giornata per garantire la libertà di accesso allo spazio pubblico, all’informazione, alla memoria collettiva. “Un posto dove ti senti accolto, protetto, dove ti senti come a casa a volte meglio che a casa – si legge nel capitolo Infrastrutture culturali. Uno spazio pubblico sorprendente capace di suscitare meraviglia e stimolare l’immaginazione e la creatività…”