#328 - 15 aprile 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Se è vero che sono gli uomini a caratterizzare i luoghi, a dare loro riconoscibilità,
a renderli affascinanti, è poi vero che sono i luoghi a restituire ricordi, affetti, nostalgie,
a pretendere un costante richiamo, una sottile ragnatela che avvolge i nostri desideri.

Il Mare di Sicilia

6 - Panarea 1963

di Angelo Zito

Il Mare di Sicilia

Appuntamento da PEPPEMARIA a Panarea.
In treno fino a Messina e poi: l’isola. L’imbarco però è da Milazzo. Riprendo il treno, sorpresa: la prima barca parte tra due giorni. Trovo un alloggio, un letto, in uno stanzone che ne contiene altri discretamente separati da lenzuola. Ma i disagi fanno parte dell’avventura. Arrivato dopo circa 2 ore di barca chiedo della casa di Peppe Maria. Me ne indicano una a un paio di chilometri. Con il mio zaino mi incammino ma... “Forse è la casa Peppe Maria che sta dalle parti dell’imbarco”, e mi offrono da bere. Rifaccio la strada già fatta, Il sole intanto cuoceva. Finalmente su un muro di un grande terrazzo la scritta PEPPEMARIA. Provo inutilmente a dare una voce, mi avventuro sul terrazzo e nell’angolo lontano una porta, la apro e, meraviglia!, una doccia. Giro il rubinetto ma esce una sola goccia. Non sapevo che l’acqua doveva essere pompata con una leva. È l’inizio del mio film d’amore con Panarea.

Non sapevo di Sicilia

Mano nella mano,
poche gocce di Malvasia
e una canzoncina a mezza voce.
Mai avevo visto un cielo
così pieno di stelle.
Panarea
in quegli anni
non aveva luce elettrica
ma solo stelle
che davano conforto agli innamorati.
“Scopritevi” diceva con intenzione
Giuseppe Bonannella
servendo latte e caffè,
e la sera avvolto in un lenzuolo,
con un alloro in testa:
“Popolo di Troia, ascoltate figli...”
sfogava le sue fantasie
su noi villeggianti
fuori del tempo.
Oggi a Panarea le stelle
si sono fatte timide,
in paese c’è l’elettricità.

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