#312 - 30 luglio 2022
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Ambiente

L’agenzia Onu contro i progetti infrastrutturali di Zambia e Zimbabwe

le cascate Vittoria

Unesco: patrimonio mondiale dell’umanità a rischio

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) ha avvertito che i piani dei governi di Zimbabwe e Zambia per lo sviluppo di una diga idroelettrica sul fiume Zambesi e di un campo da golf e alberghi vicino alle Cascate Vittoria, metteranno la rinomata destinazione turistica a rischio di perdere lo status di patrimonio mondiale dell’umanità, ottenuto nel 1989.

le cascate Vittoria

In un rapporto redatto da funzionari dell’Unesco che hanno visitato il sito, si chiede di fermare immediatamente i progetti di costruzione di un complesso alberghiero da 300 posti letto sul lato zambiano del fiume. Così come i progetti di infrastrutture annunciati sul lato zimbabwano, tra cui un campo da golf che potrebbe interrompere un consolidato corridoio per gli elefanti.

Harare intende migliorare la produzione energetica interna grazie a una diga sullo Zambesi che, secondo l’Unesco “non dovrebbe procedere come attualmente proposto”, e di costruire infrastrutture turistiche per un valore di 5 miliardi di dollari entro il 2025.
Secondo il quotidiano britannico The Times, la mancanza di piena trasparenza sui progetti in entrambe le sponde del fiume Zambesi sta alimentando voci di corruzione.

Le cascate Victoria, tra le più alte e spettacolari al mondo, situate al confine tra Zambia e Zimbabwe, fanno parte dell’omonimo parco nazionale situato all’interno dell’Area di conservazione transfrontaliera Okavango-Zambesi, già minacciata da contestati progetti di prospezioni petrolifere nella vicina Namibia e dall’apertura di un sito di estrazione mineraria in Zambia, nel Lower Zambesi National Park.
Il parco è costituito da una foresta pluviale che cresce sotto l’impulso degli spruzzi generati dalle cascate e fornisce l’habitat per diverse specie uniche di piante e animali, ed è meta per molte specie di uccelli migratori. Un ecosistema, dunque, estremamente delicato, messo già duramente alla prova anche dai devastanti effetti dei cambiamenti climatici.

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