#304 - 2 aprile 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di VENERDI 28 FEBBRAIO quando lascerà  il posto al numero 361. - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Ambiente

In occasione del 22 aprile Giornata Mondiale della Terra

Ecologia tra cielo e terra

Di Guido Bissanti - prefazione di Rocco Chiriaco - storie Medinova

Ecologia tra cielo e terra è un testo che affronta l’origine della decadenza sociale ed ecologica del nostro tempo partendo dalla crisi ontologica dell’essere.
Una crisi a cui la cultura predominante tenta di rispondere con espedienti tecnologici e con una scienza sempre più sovraccaricata di responsabilità, che vanno ben oltre i compiti e le risposte che può dare la sola disciplina scientifica.
Ecologia tra cielo e terra sposta l’oggetto dell’azione dalle semplici soluzioni ed espedienti di natura tecnologica ad una presa di coscienza e ad una nuova consapevolezza del senso della storia.
Il testo offre un viaggio all’interno dell’insegnamento ecologico delle principali religioni del mondo, con le loro incredibili similitudini, i loro principi, il loro rapporto col trascendente e con la natura subordinata.
Un cammino a cui le promesse del razionalismo illuminista, da cui si sono originate molte delle dottrine culturali, sociali, economiche e politiche attuali, non riescono e non possono più dare risposte.
Un tragitto nelle sofferenze del mondo fisico, con la pericolosa perdita di biodiversità, di degradazione dell’ambiente, di sofferenza ecologica del pianeta a cui fanno da eco una perdita di saperi, di degrado sociale, di sofferenza umana e di disorientamento dell’io più profondo. Una perdita di identità, un disorientamento umano, figlio di una inopportuna separazione tra esperienza quotidiana e trascendente, tra scienza e religione che, seppur utili al superamento delle nebbie del medioevo, richiedono adesso un nuovo dialogo e nuove energie.
Le analisi del testo conducono, comunque, ad una nuova speranza, un’apertura verso nuovi orizzonti dove possono trovare un rinnovato dialogo, pur con i loro ambiti di pertinenza, scienza e religione, in un ecumenismo culturale da cui, come in una “fusione nucleare”, potranno scaturire quelle energie per ridare vigore alla storia futura.
Un percorso non certo scevro di difficoltà, per il tentativo sempre vivo e presente, degli operatori di iniquità ma, come dice Paulo Coelho, “L’ora più buia è quella che precede il sorgere del sole”.

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