Requiem per i bambini ucraini vittime della guerra
Violenza
di Dante Fasciolo
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra.
Le Parole scritte per i bambini
da un grande educatore: Gianni Rodari,
affogano nel vortice della paura,
si spengono nell’abisso della follia.
L’eco arcobaleno cancella i suoi colori
e tinge di acre nero fumo l’orizzonte.
La pretesa del più forte si fa ragione,
muta i calzari in cingoli di ferro
e le parole in obici di fuoco, vomito di odio,
mortifica le menti, moltiplica violenza.
cancella i bambini senza pietà, regala dolore.
L’uomo ritorna alla foresta che fu,
la terra violentata beve sangue fraterno
e impasta il rosso coi colori della bandiera
che testardamente, eroicamente è issata
in difesa della libertà e della vita