#294 - 23 ottobre 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Nell'ambito del Festival della Cooperazione Internazionale

Ostuni (Brindisi)

Itaca sempre

Il tema della mostra fotografica di Marcello Carrozzo
sono i migranti del Mediterraneo e i tanti emarginati

Nell’ambito del Festival della Cooperazione Internazionale, Il 21 ottobre si è inaugurata ad Ostuni presso la sede della Banca di Credito Cooperativo la mostra del fotoreporter Marcello Carrozzo intitolata “Itaca sempre”, che tratta una tematica fondamentale per i giorni nostri, quella dei migranti nel Mediterraneo.

Itaca sempreItaca sempre

Per Marcello Carrozzo fotografare è una cosa seria: ogni scatto è pensato, ogni lacrima, ogni gesto, ogni istante è vissuto e fissato prima sulla pelle e poi sulla pellicola. Bando alle foto paesaggistiche, bando ai virtuosismi tecnici: è la fragilità della condizione umana l’oggetto privilegiato della “fotografia sociale” del maestro, una fotografia povera di zoom e visioni aeree, pregna di senso e sentimento.

Itaca sempreItaca sempre

Da anni Carrozzo collabora con le maggiori ONG e riceve mandati istituzionali per documentare la situazione in zone ad alta criticità del globo e raccontare le storie di chi non ha voce, dei disperati sui barconi, dei lebbrosi in India, di chi è in cerca di sé in un manicomio argentino.
Ogni reportage è un pugno nello stomaco, ogni immagine esplode violenta come il fragore di un tuono che squarcia improvviso il velo di Maya dell’indifferenza di chi osserva.

Itaca sempreItaca sempre

Le sue fotografie raccontano il dolore senza filtri, le storie di chi si trova ai margini della nostra società.
Profondamente legato ad un forte senso del rispetto dell’altro e a un codice deontologico ed etico fatto di grandi valori, Carrozzo odia gli scatti rubati e se ne sente ferito.
Tutti i suoi sono soggetti consapevoli e desiderosi di mostrare al mondo quella realtà che spesso si ignora, si tace, imbarazza; dunque tutti i soggetti si offrono e si concedono volontariamente all’obiettivo di un amico, dotato di delicatezza e di dignità proprie di un uomo di rara sensibilità.

Itaca sempreItaca sempre

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