#273 - 31 ottobre 2020
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Ricordi

di Giuseppe Sanchioni

Mi ricordo che era la fine di maggio scorso e ricominciavamo ad uscire dopo il blocco causa virus. Si rimetteva timidamente il naso fuori come fanno le lumache dopo la pioggia e si ricominciava ad andare al bar e tutti erano gentili e ti rincorrevano se ti dimenticavi di prendere lo scontrino. E mi ricordo anche che una settimana dopo, ai primi di giugno, probabilmente a causa del caldo improvviso o forse per il cattivo funzionamento dell’aria condizionata, almeno la metà dei bar non faceva più lo scontrino per evitare di sudare correndoti dietro per dartelo. Tanto avevano riaperto le palestre per fare attività sportiva.

Mi ricordo che allo stabilimento di Ostia verso i primi di luglio avevano ridotto gli ombrelloni togliendo un’intera fila. E mi ricordo anche che, forse a causa di qualche pioggia improvvisa oppure per l’umidità eccessiva, verso la settimana di Ferragosto, improvvisamente era rispuntata la stessa fila di ombrelloni nello stesso posto.
Evidentemente il terreno molto fertile aveva fatto germogliare velocemente i semi.

Mi ricordo che ai tempi del blocco dicevano che gli anziani erano quelli più facilmente contagiati rispetto ai giovani, che stavano a casa senza scuole e senza palestre. E mi ricordo anche che con l’apertura delle scuole e delle palestre i più contagiati risultavano i giovani.

Mi ricordo che avevano inventato un’app da scaricare sul telefono per evitare i contagi a protezione dei più anziani. E mi ricordo anche che cercai di scaricarla sul mio smartphone vecchio di soli tre anni e che risultò impossibile perché era incompatibile con l’app. E pensare che mia madre, naturalmente più anziana, aveva un telefono più vecchio di almeno un anno: neanche a provarci…

Mi ricordo di aver sentito tante fesserie per riempire tutte le sere i talkshow, tanto da sperare che ripartissero presto le coppe. Così tanto per variare, le fesserie.

Ho molti ricordi dei tempi andati, forse perché sono anziano. Eppure gli storici dicono che siamo un popolo senza memoria!

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