#271 - 3 ottobre 2020
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

Responsabilità di tecnici, imprese, amministrazioni pubbliche

I paesaggi del futuro

Una malintesa modernità non mortifichi e non distrugga

l'irripetibile bellezza urbana e paesaggistica

che connota secoli di vita di lavoro e di armonia

I paesaggi del futuroI paesaggi del futuro

I paesaggi del futuro

Aspetti rilevanti nel disegno del paesaggio, nel passato sapientemente complementari: il Partenone, che 2500 anni fa i Greci eressero in cima ad un colle coperto di rigogliosi olivi; il Castel dell’ovo, costruito sopra un pittoresco scoglio in mezzo al mare di Napoli; i Conventi Medievali, enormi articolate, ma eteree fabbriche inserite nel verde dei nostri colli appenninici. Ma anche nei dettagli del paesaggio urbano, là dove più determinante è stata la mano dell’uomo, utili oggetti di arredo si sono fusi mirabilmente con la qualità architettonica di luoghi, piazze e vie cittadine: le fontane, le lampade in ghisa dell’illuminazione pubblica, le cancellate dei parchi, le panchine in pietra, il disegno delle pavimentazioni...

I paesaggi del futuroI paesaggi del futuro

Ai giorni nostri - scrive Lello Ruggiero - la ricerca di nuove fonti energetiche per mutamenti climatici, la necessità di ridurre le emissioni inquinanti nelle città, hanno spinto la tecnologia a ideare oggetti completamente nuovi, che stanno turbando vecchie, consolidate, caratteristiche realtà paesaggistiche: enormi pale eoliche sparpagliate sulle colline e in mare, rifrangenti dei pannelli solari sparsi sui tetti, condizionatori d’aria sospesi sulle facciate degli edifici, rumorosi e sgocciolanti sulla testa dei passanti o sulla biancheria stesa ad asciugare, catene di boe galleggianti ... Il tutto con burocrazia ed una legislazione contorta punitiva e sempre in ritardo sui tempi, e una produzione industriale, giustamente indirizzata verso tematiche nuove ed essenziali, ma poco sollecita alla tutela dell’ambiente, sia esso naturale che sapientemente modellato dall’uomo.
Conclusione: Imprese e tecnici devono saper progettare e produrre nuovi manufatti artistici e nuovi paesaggi, le Pubbliche Amministrazioni devono sburocratizzare e velocizzare le procedure.

I paesaggi del futuro

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