#115 - 22 dicembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fumetto

nato negli anni '50

Pedrito el drito

è il classico sceriffo di provincia nullafacente
costantemente rimproverato e bastonato dalla moglie

di Giada Gentili

Pedrito el Drito è un personaggio umoristico dei fumetti creato nel 1951 da Antonio Terenghi uno dei più longevi personaggi della storia del fumetto italiano. Dagli anni sessanta alla creazione delle sue avventure hanno collaborato altri autori di cartoon fra cui Alfredo Castelli.

Pedrito el dritoPedrito el drito

Piccolo cappello nero di foggia western, sproporzionato rispetto al capo completamente calvo, con lunghi baffi a manubrio, classica stella da sceriffo appuntata sul petto, gilet nero e stivali rossi, Pedrito el Drito raffigura lo sceriffo di una città di frontiera vicina al Messico - Tapioka City - ed è protagonista di improbabili avventure con prepotenti della zona. È, quindi, una figura che destruttura il mito hollywoodiano del difensore della legge, ama in realtà la vita tranquilla, fatta di partite a scopone e bevute (di italianissimo barbera), al saloon.

A movimentare la sua esistenza, già di per sé resa ansiosa dalle bande di teppisti che infestano la zona e che disturbano il suo quieto vivere, ci pensa l'indomita quanto fedele consorte Paquita, spesso sorpresa, nelle tavole disegnate a tutto tondo da Terenghi, a inseguire il maritino per punirlo delle malefatte a colpi di matterello.

Fin qui le notizie "scolastiche". Svolto il compito, rinfrescata la memoria ai non più giovani e stimolata la curiosità dei giovanissimi, mi lancio in una filippica pro Pedrito di cui ho gustato il viso da pop art, un miscuglio tra il comics e i personaggi provinciali di certa letteratura e di certo cinema italiano (un tipo sempre arrabbiato al bar che ce l'ha con tutto e tutti). Non ricorda per niente il "Trinità" di Bud Spencer, ma piuttosto Yosemite Sam, della straordinaria fattoria della Warner (ehi, i Looney Tunes, per capirci), creato da Fritz Freleng nel 1945.

Pedrito el dritoPedrito el dritoPedrito el drito

Pedrito è proprio uno che stava bene con i Vitelloni o al paese di Don Camillo e Peppone, uno che avrebbe rifiutato il colpo dei "Soliti Ignoti", preferendo la tivvù serale e avrebbe ignorato tutte le vicissitudini raccontate nei telegiornali.
Quanti "Pedriti" abitano in Italia, oggi? Massacrati dai telegiornali, radiogiornali, brevi o lunghi, dai salotti, dalle rubriche informative che ci raccontano le stesse cose da decenni...via...non preferireste trascorrare una tranquilla serata al bar, a tivvù spenta, con Pedrito?

P.S. Se qualcuno si sente "Pedrito" è invitato cortesemente a scrivermi.

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