#237 - 22 marzo 2019
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerà  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Inquinamenti

di Giuseppe Sanchioni

Il 15 marzo scorso, un tranquillo venerdì di quasi weekend, è stata la (prima?) giornata del #FridaysForFuture, cioè il momento in cui i giovani di 1325 città in 98 paesi hanno disertato la scuola ed hanno scioperato per protestare contro i governi che non fanno nulla contro l’inquinamento.
È stata anche la celebrazione di Greta, la ragazza svedese di 16 anni, iniziatrice del movimento, che è stata anche proposta per il Nobel della Pace.

Considerati alcuni vincitori storici del Nobel per la Pace e ricordando anche che non è mai stato assegnato alla nostra Lampedusa, si potrebbe tranquillamente parafrasare Andy Warhol dicendo che ognuno ha diritto al suo quarto d’ora di Nobel.
E invece penso che sia in atto sì un grosso inquinamento, ma delle menti.
L’inquinamento generato dal traffico delle ore di punta è fatto anche dai genitori che portano a scuola questi giovani rigorosamente in auto.
L’inquinamento dovuto alla deforestazione è il risultato dell’allevamento del bestiame per gli hamburger dei loro fast-food.
La loro mania di avere internet dappertutto ci tiene immersi quotidianamente in un inquinamento elettromagnetico dovuto ai collegamenti wireless ormai presenti ovunque, a scuola, a casa, nelle stazioni, nelle palestre e nei parchi.
La loro smania di avere il telefono di ultima generazione produce enormi discariche a causa delle apparecchiature rapidamente obsolete ma anche inquinamento nelle miniere africane di coltan, un minerale usato in elettronica, per tacere dello sfruttamento dei lavoratori.

Sarebbe utile quindi, come sempre, tralasciare di più gli slogan e gli hashtag e impegnarsi di più personalmente ripensando il proprio stile di vita perché come recita un vecchio detto popolare “se ognuno pulisse davanti casa sua, tutta la città sarebbe pulitaâ€.

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