Tiramolla
ha i poteri di un supereroe, ma la simpatia di un tipo qualunque
di Giada Gentili
Creato da Roberto Renzi, ma disegnato da Rebuffi, Tiramolla è figlio di un esperimento scientifico che fonde insieme caucciù e colla.
Ispirato dall'eroe americano Platic Man, l'uomo fatto a filo è in grado di trasformare il suo corpo in qualsiasi cosa, si può allungare e comprimere ed è quindi praticamente indistruttibile. Il nostro ha dunque i poteri di un supereroe, ma la simpatia di un tipo qualunque. La sua popolarità sarà tale che Tiramolla riuscirà ad avere una testata tutta sua, che si popolerà di numerosi personaggi e comprimari. I più giovani (me compresa) ricorderanno Tiramolla per il suo breve revival anni 90, dove il nostro eroe baratterà il cilindro con un cappello con visiera, e vivrà avventure nuove in un settimanale con numerosi giochi e rubriche (alla Topolino), che presenterà anche ristampe di vecchie avventure del nostro.
Il rilancio non avrà il successo sperato e Tiramolla sparirà dalle edicole nel 1993. E' proprio vero che quando cerchi di rendere moderno qualcosa, di solito finisce per renderlo datato. Tiramolla resta comunque un personaggio che se osservato bene, lascia incollati alle pagine.
Ecco le origini ufficiali in breve: il brillante professor Nemus chiede l’aiuto di Cucciolo e Beppe per ritrovare la formula più importante del secolo, faticoso frutto di un decennio di studi e misteriosamente scomparsa. Durante il sopralluogo investigativo al laboratorio dello scienziato, alla ricerca di eventuali indizi e prove del furto, si verifica all'improvviso una tremenda esplosione dalla cui nuvola compare Tiramolla...! L'Esplosione causata dal maldestro Beppe che, volendo esaminare chimicamente un capello, provoca l'involontaria ed esplosiva reazione chimica che darà vita al figlio del caucciù e della colla.
Questa rubrica dei Fumetti è, per chi scrive, una specie di libro di storia. Tiramolla è nato nel 1952: inizia il regno di Elisabetta II; in onda il primo tg italiano: brevetto del codice a barre; prima cabina telefonica a Milano, in piazza San Babila; a Napoli Achille Lauro è il nuovo sindaco e si svolge il primo festival della canzone napoletana. Potrei continuare, ma è solo per dare un'idea dell'archeologia di questi avvenimenti rispetto a chi sta scrivendo questo articolo e alla stessa storia di oggi: Kate e William (ma Elisabetta II vive e regna ancora); le tivvù commerciali; i cellulari; De Magistris e le sue grane penali a Napoli e San Remo e l'annosa questione dei suoi presentatori. Vero, archeologia. Ma, in sostanza: è mutato davvero qualcosa?
Tira-e-molla è la stessa Italia.