#166 - 12 settembre 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fumetto

Un fenomeno di moda

Sprayliz

di Giada Gentili

SpraylizSprayliz

Sprayliz è un personaggio creato da Luca Enoch nel 1992 sulle pagine della rivista L'Intrepido.
Elizabeth è un'adolescente studentessa liceale con la passione per il graffitismo, da cui deriva il suo soprannome. Dal carattere indipendente ed intraprendente, riempie i muri della metropoli dove vive denunciando gli abusi di potere del sindaco e della polizia.

L'ambiguità sessuale della protagonista ha attirato l'attenzione e l'interesse di gruppi gay.
Il fumetto affronta spesso temi sociali che spaziano dal razzismo allo sfruttamento, all'uso terapeutico delle droghe, come Piazza Tienammen e la violenza della polizia.
L'autore, allora trentenne, propose ai lettori una serie fuori dagli schemi, che riusciva a parlare ai giovani con il linguaggio dei giovani.
Elizabeth, che di giorno frequenta il liceo e di notte, dà libero sfogo alla sua passione segreta, quella per i graffiti murali con i quali riempie di colori e di messaggi di denuncia sociale le periferie della metropoli in cui vive.

SpraylizSprayliz

Il suo soprannome è Sprayliz, rispettato e stimato dal mondo underground dei “writers†e dei centri sociali, detestato dalla polizia che tenta invano di acciuffarla...Ma il tratto che più contribuisce a fare di Sprayliz un personaggio interessante e non facilmente “incasellabile†è la naturalezza con la quale vive la propria sessualità, che la fa oscillare tra lo statuario Abe, poliziotto “buono", e Kate, l’amica del cuore, dichiaratamente gay. Mix riuscito di spontaneità, divertimento e avventure metropolitane che da subito fanno guadagnare al personaggio un successo e un’approvazione trasversale.

SpraylizSprayliz

Per dirla con parole dell'autore, Luca Enoch: "Sprayliz è il mio primo personaggio, nato per caso, sulle vaghe indicazioni di Pennacchioli, allora direttore artistico de L’Intrepido, che voleva per la storica testata una nuova stagione di storie per giovani, con ambientazioni urbane, realistiche e possibilmente con personaggi femminili. Come ambientazione urbana scelsi allora il mondo dei graffiti e di centri sociali autogestiti, ambienti che non frequentavo (ero già un trentenne e quindi già muffo) ma che mi affascinavano. Nacque la spericolata diciassettenne graffitara che ebbe un immediato riscontro positivo nella comunità LGBT per la presenza della coprotagonista Kate, lesbica dichiarata e vincenteâ€.

SpraylizSprayliz

Griffiti metropolitani: arte contemporanea, sfogo, liberazione, messaggi, bellezza. Oggi ne è stata riconosciuta la sua importanza. Ma decenni fa? Quando la gente protestava, inorridita? Segni dei tempi, si direbbe. Mah, mi par di sentire gli "altri" quando d'inverno dico che ho la febbre e mi si risponde: "Gira...". Così è. Il gregge deve essere trainato dai luoghi comuni, dalle imposizioni dei mass media, dalla pubblicità, dalla tivvù ...una discesa nel maelstrom del mondo occidentale, dove l'orrore quotidiano oggi ha i vestiti firmati, legge i quotidiani, beve il caffè pubblicitario, apprezza i graffiti perchè di moda....

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