#163 - 25 luglio 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrŕ  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore č un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote č la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'č la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: č questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Editoriale

Vacanze

di Dante Fasciolo

Quasi un riflesso condizionato,
appena ci si avvicina ad agosto,
la maggior parte dei cittadini italiani
comincia a pensare da “vacanziere”.
Anche chi fino al giorno prima era indaffaratissimo,
ecco che all’improvviso sente di potersi liberare di tutto
e tuffarsi con la fantasia (e tra qualche giorno fisicamente)
nel vortice di inconfessabile “dolcefarnulla.”

E soprattutto chi del “dolcefarnulla” ha impiegato
quasi la totalitĂ  del suo tempo,
forse per un riscatto, mai ammesso, ripone speranza
su improbabili giorni di meritato riposo.
Il sole picchia, la calura mortifica le forze,
l’andatura è rallentata e la cosiddetta “voglia” decresce rapidamente.
E tuttavia, c’è sempre qualcosa che viene a turbare
la quiete appena un po’ assaporata.

Non c’è fannullone, né svogliato, né cinico totale
che non senta un brivido, un sussulto dell’anima,
una scossa in cuor suo…uno sconcerto infinito
di fronte ai quotidiani avvenimenti di sangue
che mani guidate da cuori di pietra
e da fanatiche menti malate di protagonismo,
seminano ovunque nel mondo occidentale che non sopportano
in nome di un "personale" Dio di guerra e di violenza.

E ogni volta che ciò accade,
con meraviglia ci domandiamo come possa essere possibile,
dove può portare un così incontrollabile odio,
da dove nasce, come si sviluppa, chi lo guida…
Molto si parla di rapporti tra nord e sud del mondo,
molto di potentati economici e povertĂ ,
molto dell’inerzia della politica e della cultura…
e alle parole non seguono mai fatti veramente concreti.

Le risposte nuotano nel caos e nell’incapacità
di una societĂ  dal respiro corto.
Questo breve tempo di “dolcefarnulla”
che ognuno di noi ha in serbo, non sia solo tempo vuoto,
uno spicchio può e deve essere riconquistato
da un pensiero personale che possa contribuire
a ristabilire equilibrio e volontĂ .

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