#162 - 11 luglio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Palazzo della Triennale - Milano

Le nuove donne del cacao

Mostra fotografica di Francesco Zizola

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Dal 1° al 17 luglio, presso la Triennale di Milano, sarà possibile visitare la mostra fotografica Le Nuove Donne Del Cacao di Francesco Zizola.

Il fotografo, recentemente insignito del “World Press Photo 2016 – Contemporary Issue”, ha documentato lo straordinario lavoro di alcune donne che, in Costa d’Avorio, hanno iniziato a lavorare gli scarti del cacao per produrre sapone. Questo lavoro ha permesso loro di modificare il proprio status socio-economico all’interno della comunità.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Francesco Zizola indaga lo sguardo di alcune donne ivoriane coltivatrici di cacao che si affacciano su una nuova prospettiva della loro esistenza: ricavare il primo riconoscimento economico e sociale della loro vita grazie all’impiego in una fabbrica di sapone.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Il 26 settembre 2015 nel villaggio di Medoh, a circa 300 km da Abidjan, la città più importante della Costa d’Avorio, è stata inaugurata una fabbrica di sapone. La fabbrica nasce da un progetto di Solange N’Guessan, donna ivoriana alla guida di 18 cooperative di coltivatori di cacao, ed è destinata esclusivamente alle donne; le donne vi lavorano e guadagnano il primo stipendio della loro vita. A nessuna donna di questi luoghi è mai stato riconosciuto nulla, in senso concreto o simbolico, per il proprio lavoro, dentro e fuori le piantagioni.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

L’idea di Solange N’Guessan è stata quella di trasformare l’antico modo di produrre sapone in una pratica moderna, facilitata da macchinari e accessibile fino a 100 donne del posto, riunite in cooperativa. Il sapone, come da tradizione, sarà prodotto con gli scarti della lavorazione del cacao, con ricadute positive sia sull’ambiente che sulla salute della comunità. Una maggiore diffusione dell’igiene personale aiuterà a contrastare le malattie epidemiche, mentre la raccolta dei gusci di cacao, che di norma restano a terra dopo il raccolto, aiuterà i terreni a essere più produttivi.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Per realizzare la fabbrica Solange N’Guessan ha stretto un’alleanza con i titolari di una fabbrica italiana di cioccolato, la Luigi Zaini S.p.A., dove le pari opportunità sono considerate un traguardo imprescindibile della responsabilità di impresa.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Francesco Zizola ha colto negli sguardi di queste donne la loro forza inscalfibile, la grande dignità e la fragilità del momento in cui si sono sentite consapevoli che la loro vita potesse cambiare, che avesse già cominciato a cambiare.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Inoltre, grazie all’aiuto della fabbrica di cioccolato milanese Zaini, a settembre dello scorso anno, è stata inaugurata un’azienda che ha dato lavoro a quasi 100 persone. Una vera rivoluzione per le donne ivoriane, abituate, nelle zone rurali del Paese, a occupare un ruolo ancora marginale.

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                            Info: www.triennale.org
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