#156 - 25 aprile 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Fumetto

Quadratino

di Giada Gentili

Uno dei primi personaggi dei fumetti nati in Italia è senza dubbio Quadratino, che ha fatto il suo esordio all'interno delle pagine del Corriere dei piccoli nel 1910 ad opera dell'illustratore Antonio Rubino, il quale collaborò al giornale fin dalla sua fondazione.

A quell’epoca i fumetti dovevano essere didascalici ed educativi, anche se i bambini di allora si divertivano più con le strambe avventure di Happy Hooligan, Fortunello, o con Maud, la dispettosa mula Checca.

Il primo personaggio italiano è stato Bilbolbul, un negretto creato da Attilio Mussino che trasformava magicamente immagini e luoghi comuni in visioni grotteche o fantastiche. Poco dopo, sul numero del 7 agosto 1910, fu affiancato da un altro singolare bambino, nato dalla fantasia poetica di Antonio Rubino.
I fumetti di Quadratino, rispondono allo stile del giornale e così come in Bilbolbul, anche qui troviamo delle didascalie in rima baciata, che raccontano le marachelle surreali di un bambino dalla testa quadrata.

QuadratinoQuadratino

Capita sempre che mentre sua mamma Geometria, sua zia Algebra o sua nonna Matematica, siano occupate con i loro calcoli, Quadratino di nascosto se la svigni a combinare qualche monelleria, come rubare una mela o qualche altro frutto. Mentre è intento nel compiere l'azione, succede sempre qualche imprevisto che lo costringe ad inciampare e a farsi del male. La cosa bizzarra è che quando Quadratino cade, la sua testa cambia forma geometrica, sulla base del tipo di incidente. Così quando ruzzola giù dalle scale, la testa gli diventa tonda, quando gli si incastra in una finestra esagonale, la testa assume quella stessa forma e quando dall'alto gli cade una scatola di biscotti, lo schiacciamento dovuto al peso lo fa diventare rettangolare.
Per fortuna c'è sempre mamma geometria, che armata di squadretta e compasso dopo vari calcoli, corregge la forma della testa di Quadratino. I disegni si rifanno allo stile Liberty e Decò di moda in quegli anni e il mondo geometrico, ricorda quello dello scrittore Edwin Abbott.

QuadratinoQuadratino

Le storie di Quadratino vennero pubblicate sino al 1911, ma Antonio Rubino realizzò anche altri personaggi che hanno fatto la storia del fumetto come Italino, un contadinello ignorante che riesce sempre a combinare qualche dispetto all'ufficiale austriaco Otto Kartoffel. Inoltre vanno ricordati le bambine Lola e Lalla, Pierino e l'odiato burattino, Il Collegio, La Delizia, Pippotto e il caprone Barbacucco, il violinista Beniamino e tanti altri sempre pubblicati all'interno del Corriere dei Piccoli.

Quadratino

Millenovecentodieci. Che cos'è? Trovo questa data nei libri di storia. Inizia la Rivoluzione Messicana, in Inghilterra sale al trono Giorgio V, i dirigibili Zeppelin, sciopero dei minatori in Inghilterra....la guerra è di là da venire...Giolitti, il Kaiser, lo zar Nicola che verrà trucidato con la famiglia....qui è ricordato Antonio Rubino e il suo Quadratino...Proust aveva iniziato a scrivere la sua "Ricerca"...
Qui, una giornalista del terzo millennio, cerca di riacciuffare il secolo scorso attraverso i fumetti. Ma il Tempo ha inghiottito ferocemente non solo il povero Quadratino, ma anche i trentasette milioni di morti della Prima Grande Guerra, ahimè....

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