#152 - 21 marzo 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di VENERDI 28 FEBBRAIO quando lascerà  il posto al numero 361. - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Fumetto

Tra fantasia ed ironia

Colombo

Tragedia di un bighellone

di Giada Gentili

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Colombo è una storia a fumetti creata da Francesco Tullio Altan in dodici capitoli e un prologo a colori.
È stata pubblicata per la prima volta sulle pagine di Linus a partire dal dicembre 1976.
Verrà poi ripubblicata come allegato alla rivista satirica Cuore sempre a puntate.
È stata poi pubblicata in volume dalla Glénat nel 1987 ristampata varie volte.

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La storia parla della vita di Cristoforo Colombo dalla nascita sino alla scoperta dell'America.
La storia ci mostra un Colombo totalmente differente da come ce lo saremmo immaginato: grasso, sudato, volgare, che vomita una volta almeno in ogni capitolo.
Alla fine scoprirà il nuovo continente andandogli letteralmente addosso.
I nativi americani, mostrati per la prima volta nel prologo, paiono molto più colti e civili del navigatore genovese.
I compagni di bordo di Colombo, Padre Pietro, Pinzòn e Lopez, una volta giunti a terra, non esitano ad usare la forza per farsi rivelare dagli abitanti dove si trova l'oro (peraltro senza successo: Padre Pietro commenta "Questi qua l'oro non sanno neanche com'è. Son così bestiali che non l'hanno nemmeno mai cercato, te lo dico io!").

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Gli Indios reagiscono lottando con le truppe.
Colombo, ignaro di tutto ritorna all'accampamento e trova ancora da criticare i suoi compagni.
Il romanzo si conclude con il ritorno di Cristoforo dalla Regina, che subito chiede di vedere oro e spezie.
Alla triste risposta di Colombo ("Si è fatto il possibile. Niente oro.") la Regina risponde: "Bravo! Vi farei un bell'applauso, se non avessi le mani occupate!".
Altra battuta riuscita: Adesso
« Ma chissà quante uova ci sono alle Indie. Se la Terra è rotonda, ci arriveremo."
"E se non è tonda?"
" Arriveremo in un altro posto. In America, magari, o in paradiso. Dormi, ora. »

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Poi in America sono arrivati gli inglesi e hanno fatto il New England con le streghe e Pocahontas è stata fatta fuori.
Poi è arrivata la schiavitù, poi la Guerra Civile e "Via col vento", le città industriali e sorella Carrie di Dreiser.... fino ad oggi: i Kennedy, Martin Luther King, Malcolm X, la sedia elettrica, l'attore/Presidente Reagan.
Tra un pò avremo Mr. Donald Trump e rimpiangeremo che Colombo non aveva niente di meglio da fare...

Colombo

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